Agricoltura e floricoltura
La zeolite A CHABASITE può essere utilizzata sia allo stato naturale che arricchita in NH4 come prodotto “esaurito” di processi di trattamento di reflui/liquami. In entrambi i casi, il loro utilizzo come correttivo dei terreni agricoli comporta:
a) incremento della capacità di scambio cationico (CSC) con temporanea cattura di azoto-ammoniacale e K apportati dai concimi naturali (stallatico, liquami zootecnici) e/o dai fertilizzanti di sintesi e loro successivo rilascio a seconda delle necessità fenologiche delle colture per scambio cationico con l’H+ presente nella rizosfera in conseguenza dei processi metabolici;
b) incremento della ritenzione idrica e, quindi, di H2O disponibile per le colture soprattutto in terreni a prevalente composizione sabbiosa ed in substrati inorganici;
c) aumento della permeabilità e del grado e di aerazione a livello radicale in terreni a prevalente componente argillosa;
d) rallentamento del processo di retrogradazione del fosfato monocalcico e possibilità di ri-solubilizzazione dei fosfati tricalcici presenti nei terreni
e) debole ma significativa riduzione dell’intensità dell’escursione termica del suolo;
f) neutralizzazione degli eccessi di acidità e riduzione dell’assimilazione da parte delle colture di elementi nocivi (Pb, Cd) e radiogenici (Cs, Sr).
La quantità di zeolite A CHABASITE da apportare come correttivo varia con il tipo di terreno: 1 – 3 Kg/m2 nei terreni sabbiosi, 3 – 5 Kg/m2 nei terreni argilloso-limosi.
L’entità dei risultati agronomici è tanto più evidente quanto maggiore è la CSC della zeolite e minore il contenuto in Na (elemento dannoso per le colture) della specie zeolitica utilizzata.
Una volta introdotte nel terreno le zeolititi ne fanno parte integrante ed indistruttibile e sono quindi per sempre nella possibilità di svolgere i loro specifici effetti positivi
L’ammendamento dei terreni agricoli e dei substrati di coltivazione con zeolite A CHABASITE oltre ai benefici ambientali (riduzione del trasferimento di azoto e fosforo al sistema idrologico, risparmio di acqua irrigua) comporta importanti vantaggi economici sia per il risparmio dell’utilizzo di concimi e fertilizzanti di sintesi (Mumpton, 1978, 1984; Barbarick & Pirela,, 1984; Allen & Ming, 1995; Chelishchev, 1995; Ming & Allen, 2001; Passaglia & Marchi, 2002; Passaglia, 2008); Galli & Passaglia;2011) che per un sostanziale incremento quali- quantitativo della produzione (Passaglia, 2008)
Risultati sperimentazioni effettuate con zeolite A CHABASITE Italiana
Nutrizione animale
Contenuto in N-ammoniacale dei liquami di tre allevamenti suinicoli (Roncoscaglia, San Martino, Tre Valli) del Frignano (Modena) oggetto di denuncie da parte della popolazione limitrofa per l’emissione di cattivi odori prima (Iniziale) e dopo (Finale) la regolare aggiunta (2 – 3%) ai mangimi tradizionali di zeolite A CHABASITE (Passaglia & Marchi, 2001).
Figura 4.- Contenuto in NH4 (mg/l) dei liquami nei tre allevamenti prima (Iniziale) e al termine della sperimentazione (Finale)
La riduzione dei cattivi odori è stata documentata (Prot. N. 3747 del 8/9/1999) dal Presidente della Comunità Montana G.B. Pasini “…Dopo circa un mese dall’inizio e per tutta la durata della sperimentazione si è verificata una drastica riduzione dei cattivi odori con regolare e normale crescita degli animali come attestato dagli allevatori stessi. L’effettiva riduzione dei cattivi odori è testimoniata dal fatto che le suddette aziende non hanno subito, durante la sperimentazione, alcuna denuncia per emissione di odori molesti”.
Depurazione di refluo zootecnico
I risultati del trattamento di liquame suinicolo mediante aggiunta di 25 g/l di zeolite A CHABASITE e agitazione meccanica continua della miscela per 15’ (Tabella) mostrano una sostanziale riduzione del contenuto in NH4 per scambio cationico con Ca, Na e K della zeolite A CHABASITE ed un drastico abbattimento sia del contenuto in P dovuto all’insolubilizzazione del fosfato monocalcico ad opera del Ca rilasciato dalla zeolite A CHABASITE sia del COD (Chemical Oxygen Demand) .
Il concomitante abbattimento di N-ammoniacale e P non solo è di fondamentale importanza ai fini ambientali in quanto viene ridotto il potenziale di eutrofizzazione del liquame all’atto dello spandimento, ma consente di ottenere una zeolite A CHABASITE arricchita in NH4 associata a fosfato tricalcico, miscela che immensa in un terreno innesca un processo sinergico che consente la solubilizzazione del fosfato con lento e graduale rilascio di P in seguito alla rimozione per scambio cationico di Ca da parte della zeolite A CHABASITE che rilascia, a sua volta, equivalenti quantità di NH4 e K come chiaramente rappresentato nella sottostante Figura.
La riduzione del valore di COD a cui è correlato il valore di BOD (Biological Oxygen Demand) è estremamente importante nel caso di allevamenti che utilizzano un impianto di depurazione biologico per il trattamento del liquame in quanto consente di ridurre fortemente l’insufflazione di aria necessaria per l’efficiente funzionamento dell’impianto stesso (= risparmio energetico).