Oggi vi raccontiamo la storia di Francesco, nostro caro amico, e vi parleremo della sua azienda vinicola siciliana.
Ci troviamo a Palma di Montechiaro, provincia di Agrigento, località nota per essere stata la residenza di Tomasi di Lampedusa, autore del celeberrimo “Il Gattopardo” e luogo suggestivo, dove si puó godere di paesaggi mozzafiato e mare limpidissimo, pieno di attivitá agricole e borgo di pescatori.
Francesco eredita queste terre dai suoi nonni e se ne prende cura principalmente per il legame affettivo che ha con esse, per il radicato senso della famiglia e per l’amore che ha per il luogo dove vive.
Splendidi paesaggi, luoghi di grande cultura fanno da contorno alla sua attivitá, quella di coltivare vigneti e di produrre i vini DOC tipici di questa zona: il Nero d’Avola e il Grillo. Il Nero d’Avola, a bacca rossa, viene coltivato “a tendone”, il Grillo, invece, è di bacca bianca e viene coltivato “a controspalliera”.
Vista la posizione geografica all’estremo sud della Sicilia, queste metodologie di coltivazione ben si adattano a questo clima molto caldo e alla quasi assenza di piogge.
Il terreno su cui coltiva è a medio impasto e a ph subalcalino.
Francesco per la cura delle sue viti utilizza la nostra zeolite micronizzata e la nostra polvere, che gli permettono di proteggere le piante da attacchi esterni e di dare maggiore vigore durante la loro crescita.
Salutiamo e ringraziamo Francesco per la sua graditissima testimonianza e vi lasciamo con un suo bellissimo pensiero, che ci commuove e ci da fiducia in un mondo che forse non è ancora del tutto perso:
“Ad ogni fazzoletto di terreno ricevuto in ereditá e coltivato con differenti varietá di vitigni ho dato un nome: Vigna lagnusa, Vigna mula mala, Vigna percia pinseri e Via via nel tempo.
All’ultima arrivata che quest’anno mi dará il mio primo raccolto sono particolarmente legato, perché rappresenta la metafora della mia vita e a cui daró il nome di Vigna Malavoglia.
Mio padre da piccolo mi portava in queste terre e mi educava alla fatica, al sacrificio, al dolore, al rispetto della natura, degli animali e delle persone. Cosí sono rimasto legato alle tradizioni patriarcali e al nucleo familiare e forse mi sono salvato, contrariamente a chi si è staccato dal proprio ambiente e dai valori della famiglia per essere divorato dal mondo e dalla societá del progresso che non riesco più a capire”.
Zeolite-Italia