Tutta la nostra vita è regolata da ritmi cosmici, sia che ne abbiamo conoscenza e coscienza oppure no. Ovviamente anche il mondo vegetale non si sottrae a questa condizione,anzi, bisognerebbe dire che gli influssi cosmici sono particolarmente sentiti dalle piante e la loro conoscenza ci permette di utilizzarli a nostro favore. All’antica saggezza contadina si sono aggiunti studi e sperimentazioni più recenti, nati dall’impulso che Rudolf Steiner – fondatore dell’agricoltura biodinamica – ha portato in questo campo. A partire dal 1953 Maria Thun con il marito (in seguito con il figlio Matthias e alla loro morte dai nipoti di lei) ha redatto il famoso “Calendario delle semine”, che ogni anno accompagna gli agricoltori biodinamici nel loro lavoro. In questa sede vogliamo occuparci del percorso della linfa nelle piante, percorso che segue i ritmi di “respirazione ” della terra. Il primo ritmo che vogliamo evidenziare è quello legato alle stagioni. In inverno ovviamente il mondo vegetale è dormiente in superficie; dalla primavera fino a san Giovanni si sviluppa con la salita della linfa fino alle chiome verdi: si dice che la terra “espira” e sono attive tutte le attività ascendenti. Dopo San Giovanni il sole comincia a discendere; le piante fruttificano e maturano, poi le foglie seccano e cadono e ritorna l’inverno: la terra “inspira” nell’attività discendente. Questo ritmo di “respirazione” della terra si manifesta anche nel corso del giorno: dal primo mattino fin verso le 11, agiscono forze ascendenti, con la salita dei succhi nelle parti aeree delle piante: la terra” espira”. Nel pomeriggio la terra “inspira” attraendo tutta l’attività vegetativa verso le radici. Si comprende così l’importanza di raccogliere fiori, frutti e foglie al mattino perchè sono più ricchi di succhi e di principi attivi, mentre radici e tuberi nel pomeriggio. Da qui il suggerimento di effettuare trattamenti fogliari di qualunque genere al mattino (salvo alcune eccezioni), quando la parte aerea delle piante è più ricca di linfa e quindi più ricettiva.
Per Zeolite-Italia
Quando e come si deve fare il trattamento con zeolite agli ulivi ? Il trattamento risolve il problema della mosca olearia ?
Buongiorno, l’integrazione di zeolite chabasite si puo fare in tre diversi modi due dei quali interessano l’apparato fogliare.
Brevemente cercherò di spiegarle.
– zeolite micronizzata = polvere molto sottile da poter mescolare in Acqua a protezione nell’apparato figliare, questo trattamento previene attacco della mosca, protegge la pianta da tutti gli agenti biotici e abiotici. Il periodo di trattamento inizia dal primo risveglio vegetativo.
– zeolite in polvere= polvere da spolverare a secco nel periodo dormiente della pianta, post potatura. Cicatrizza subito il taglio di un eventuale potatura, disidrata tutti quei microrganismi che si nutrono della linfa, accompagna la pianta nella fase dormiente.
– zeolite in grani = cosparsa e interrata lungo il raggio di chioma aiuta l’apparato radicale nel nutrirsi senza distendersi, si nota un importante numero di nuovi capillari radicali.
Se vuole approfondire l’argomento mi contatti telefonicamente.
Antonio Oliveri
tel 3920237943
Il trattamento fogliare va fatto in modo sistematico sopratutto nel periodo di attacco della mosca. Se si attiene alla regola avrà ottimi risultati
Come e quando usare la zeolite su melograni e dosaggio. Grazie