Coltivazione di 30 x 3 repliche di talee di piante di olivo su bancali non riscaldati e turnover irrigui ridotti in un disegno randomizzato. Le cv. utilizzate sono state:Maurino, Frantoio, Moraiolo, Leccio, Pendolino, Leccino.
Considerazioni
Rispetto a quella su bancale in perlite 100%, la coltivazione di talee di olivo su bancale 70% perlite + 30% zeolitite a chabasite ha comportato:
- un forte incremento della percentuale di radicazione (mediamente + 94%)
- un sostanziale aumento del numero di radici (mediamente + 53%)
- una significativa riduzione della lunghezza delle radici (mediamente – 32%)
- un’importante incremento del peso fresco delle radici (mediamente + 63%) (Tabella 4) L’apparente contrasto tra sviluppo biologico (percentuale di radicazione + peso fresco) e lunghezzadelle radici è giustificato dal fatto che la zeolitite è una riserva di sostanze nutritive e di acqua che vengono lentamente cedute alle piante i cui apparati radicali non hanno, di conseguenza. necessità di svilupparsi in lunghezza per soddisfare le loro necessità nutritive e idriche.Di rilevante interesse economico è, inoltre, la possibilità di poter utilizzare bancali non riscaldati in quanto la zeolitite per la sua peculiare proprietà reversibile di disidratazione (processo endotermico) – reidratazione (processo esotermico) è in grado di mantenere a livello radicale condizioni di temperatura e di umidità pressochè costanti. Dott. Domenico Prisa