Nel 2015, le Nazioni Unite hanno pubblicato un rapporto dal titolo L’acqua per un mondo sostenibile
in cui avvertono che i consumi idrici cresceranno del 55% entro il 2050 ed è perciò necessario
migliorare drasticamente l’efficienza del suo uso soprattutto in campo agricolo investendo in pratiche
innovative con tecniche di precisione e più efficienti. (Pasotti, 2015).
Il diffuso utilizzo dei fertilizzanti di sintesi (NPK) ha sconvolto la chimica del pianeta raddoppiando
il flusso di azoto e fosforo negli ecosistemi fino a livelli di circa 121 milioni di tonnellate di azoto e 9
milioni di tonnellate di fosforo all’anno.
Azoto e fosforo provocano sulla terraferma una perdita di biodiversità in quanto in un ecosistema
complesso molte piante non sono in grado di affrontare un improvviso aumento delle risorse e cedono
il passo a nuove specie più competitive. In Europa, le praterie hanno perso un quarto delle specie
vegetali autoctone dopo decenni di deposizione di azoto e fosforo di origine antropica. L’elevato loro
contenuto nel sistema idrologico superficiale (fiumi, laghi, mare) innesca una crescita spropositata di
alghe microscopiche che, giunte alla fase di decomposizione, consumano grandi quantità di ossigeno
con conseguente perdita di biodiversità sino alla formazione di “zone morte” (es. Golfo del Messico)
Le elevate concentrazioni di nitrati nelle acque contribuiscono all’insorgenza di malattie (diversi
tipi di cancro, Alzheimer, diabete).
Le Zeoliti sono una famiglia di minerali costituita da 52 specie, definibili, dal punto di vista
chimico, “allumino-silicati idrati di elementi alcalini e/o alcalino-terrosi (essenzialmente, Na, K, Ca)”.
Incorporata nel terreno la Zeolite diventa parte integrante svolgendo un compito selettivo:
- Idratazione reversibile
- Disidratazione reversibile
- Selettività di scambio
La zeolite cattura l’azoto ammoniacale rilasciato dai concimi naturali o dai fertilizzanti chimici, successivamente rilasciandone a secondo la necessità fenologica delle culture.
Incorporata nel terreno la Zeolite svolge un attività tipo spugna, rilasciando acqua o trattenerla, a secondo la necessità della pianta.